Il quadrimestre preso in esame, è segnato in Israele dall’avanzata della prospettiva di elezioni anticipate e dai conseguenti movimenti partitici, con alcuni dei più importanti partiti israeliani smossi dall’effetto delle primarie.
Dal quando il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha scosso la politica israeliana lo scorso 18 marzo, minacciando di indire elezioni anticipate, la maggior parte degli analisti politici israeliani ed internazionali hanno cercato di spiegare le ragioni di una simile mossa: perché un Primo Ministro con una coalizione stabile, un’economia in salute ed un Presidente americano a lui favorevole, voglia optare per elezioni anticipate due anni e mezzo prima della fine del suo mandato (le prossime elezioni dovrebbero infatti tenersi nel novembre 2019), specialmente quando la maggior parte dei sondaggi lo mostrano dietro al partito Yesh Atid, è un interrogativo di difficile risposta.
Fatta eccezione per pochi fedelissimi, in pochissimi credono che la crisi che sta ispirando l’attuale minaccia elettorale riguardi la sorte dell’Istituto Pubblico di Radiodiffusione di Israele, solo l’ultima delle molte polemiche interne alla politica israeliana.
Una spiegazione più plausibile all’incertezza politica del paese sono le tre indagini penali in cui Netanyahu è attualmente coinvolto. La prima riguarda costosi doni che lui e sua moglie avrebbero ricevuto nel corso degli anni da “amici” negli Stati Uniti ed in Australia. Il secondo procedimento riguarda i colloqui telefonici avuti con il proprietario di Yediot Ahronot, il più grande gruppo di notizie private di Israele, in cui Netanyahu discute su come potrebbe aiutare Yediot in cambio di un atteggiamento positivo del giornale nei confronti del partito del Primo Ministro. Il terzo, potenzialmente il più sensibile, riguarda un dubbio accordo multimiliardario per l’acquisto di sottomarini tedeschi e navi da guerra in cui sono stati coinvolti alcuni dei collaboratori più vicini di Netanyahu. Tuttavia, tale indagine è al momento nelle sue fasi iniziali e Netanyahu stesso non è stato ufficialmente inserito tra gli imputati. […]