Il convegno su I costituenti della Sapienza, attivato per il 70• anniversario della conclusione dei lavori Assemblea Costituente, si collega ad iniziative precedenti. Ricordo in ordine cronologico il convegno più risalente su Passato e presente delle Facoltà di Scienze politiche in occasione del 75° anniversario di fondazione della oramai defunta Facoltà di Scienze politiche; il Convegno sul giovane Leopoldo Elia; il Convegno dedicato a Piero Alberto Capotosti; ed infine il Convegno sui simboli della Città universitaria nel periodo costituzionale transitorio(2016), fino ad arrivare alle recentissime celebrazioni dell’80° anniversario dello Studium Urbis, con il trasferimento dell’Università romana nella attuale sede1.
Oggi ripensiamo in maniera specifica al contributo dell’Università romana alla Costituente sia dal punto di vista personale che strutturale nell’ambito di una riflessione che lega la dinamica politico-costituzionale a quella della classe dirigente e agli strumenti che contribuiscono a selezionarla ed implementarla.
Queste brevi note vogliono fornire alcuni parametri di giustificazione e di inquadramento, ma per farlo è necessario definire sia il luogo deputato all’istruzione superiore denominato università in una prospettiva storica (valutando la specificità romana in maniera da comprenderne l’evoluzione), sia chi siano i ’costituenti’ protagonisti del Convegno.
Inizio dai secondi. I ‘costituenti’ della Sapienza di cui al titolo sono coloro che hanno fatto parte dello Studium Urbis, prima-durante e dopo i lavori della Assemblea costituente collaborando in maniera diretta o indiretta al suo lavoro. Alcuni di essi sono esaminati nelle relazioni odierne, altri lo saranno negli atti. Avverto che vi sono delle assenze che voglio ricordare subito: ad esempio, Francesco Dominedò ordinario di Diritto commerciale a Giurisprudenza; Giuseppe Togni incaricato di Diritto del lavoro a Scienze politiche; Guido Gonella libero docente di filosofia del diritto a Giurisprudenza; Vezio Crisafulli nel periodo costituente ordinario a Trieste, ma prima assistente a Scienze politiche e a Giurisprudenza e poi ordinario a Roma negli anni Sessanta. […]
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Di seguito si riporta il sommario dell’articolo: 1-Introduzione; 2-L’Università e il suo ruolo cangiante; 3-La dinamica dello Studium Urbis; 4Gli indicatori empirici; 5-Lo Studium Urbis e le tre crisi di regime dal 1870; 6- Il periodo costituzionale transitorio-7-Conclusioni- I-Appendice: Tabelle e Documentazione iconografica.