Nella stagione estiva in Russia si sono succedute diverse proteste, la maggior parte delle quali non autorizzate. Il mese di maggio è iniziato con alcune manifestazioni anti Governo svoltesi durante le celebrazioni della Festa dei Lavoratori, ed è poi proseguito, tra il 13 e il 15, con le contestazioni dei residenti della città di Ekaterinburg i quali si sono opposti alla costruzione di una chiesa ortodossa nella zona verde del centro storico. Altre proteste locali hanno visto gli abitanti della piccola località rurale situata nella regione di Arzangelsk contestare, il 2 giugno, il progetto di costruzione di una discarica vicino gli insediamenti abitativi. Ma particolare rilievo hanno assunto le manifestazioni tenutesi quest’estate nella capitale del Paese. Innanzitutto, si tratta di cortei organizzati il 12, 16 e 23 giugno a sostegno di Ivan Golunov, reporter della “Medusa”, incriminato per spaccio di stupefacenti. I manifestanti si sono riuniti per denunciare le accuse considerate infondate a danno del giovane giornalista ed evidenziare il problema della costruzione di prove false da parte della polizia russa nei confronti delle persone perseguite secondo l’articolo 228 sulla «detenzione di sostanze stupefacenti» del Codice penale russo. Il 10 giugno tre importanti quotidiani russi, Vedomosti, Kommersant e RBC, hanno pubblicato sulle prime pagine la frase “Io, noi, siamo Ivan Golunov”, per dimostrare il supporto al reporter da parte del mondo giornalistico russo. Come è stato spiegato nel giornale “Novaya Gazeta”: “il caso di Golunov ha suscitato particolare interesse nel pubblico non soltanto grazie alla solidarietà del mondo giornalistico, ma anche per gli episodi di ritrovamento di droghe, durante un fermo e una perquisizione, in quantità minima necessaria per avviare un procedimento penale, ormai pratica vergognosa diffusa nel nostro Paese”.
Infine, molti cittadini hanno partecipato a Mosca alle proteste “Per le elezioni oneste” iniziate a metà di luglio e proseguite con cadenza settimanale. I raduni più affollati sono stati quelli sul viale Sakharov, organizzati in modo regolare (con l’ottenimento della preventiva autorizzazione da parte delle autorità) il 20 luglio e il 10 agosto. Si è trattato delle più grandi manifestazioni politiche in Russia dopo l’ondata di proteste del 2011-2013 che hanno visto la partecipazione di migliaia di persone. […]