CANADA: Mario Altomare, Dalle ripercussioni dell’emergenza sanitaria alla controversa vicenda We Charity, passando per la prorogation del Parlamento: i nuovi venti di crisi del Governo Trudeau

Al termine del quadrimestre preso in esame, il Canada ha registrato quasi 130.000 casi di Covid-19 e 9.135 decessi su una popolazione che conta, in base all’ultimo censimento del 2016, 35.151.728 abitanti. Le due Province più popolose, Ontario e Québec, hanno segnalato il maggior numero di contagi (rispettivamente, 42.554 e 62.124) e di decessi (2.812 in Ontario e 5.750 in Québec). La Columbia Britannica, considerata inizialmente la Provincia più esposta al rischio contagio per la sua interconnesssione con il continente asiatico, ha riportato 5.952 casi e 209 morti, mentre le altre Province e i Territori hanno registrato un numero relativamente più basso di nuovi casi. Il numero delle persone contagiate ha raggiunto il suo picco all’inizio di maggio, per poi diminuire costantemente.

La pandemia di Covid-19 ha, dunque, colpito in maniera molto differenziata il Paese, nel quale, come si è già ricordato nelle cronache del numero precedente, sono state le entità federate ad aver determinato le principali strategie di contenimento dell’epidemia e di assistenza sanitaria, mentre il Governo federale ha esercitato un ruolo di supporto alle politiche provinciali, concentrando maggiormente il proprio intervento sulle misure di sostegno all’economia, sulla chiusura dei confini nazionali e sulla protezione delle comunità indigene. Con il costante calo dei contagi, le autorità di governo provinciali hanno iniziato ad allentare le restrizioni e i divieti imposti durante la quarantena: il 3 luglio, in particolare, le Province atlantiche che non hanno registrato nuovi casi per diverse settimane hanno deciso di consentire ai residenti di attraversare liberamente i loro confini, imponendo invece 14 giorni di autoisolamento per i visitatori provenienti da altre zone; le Province del Québec e della Columbia Britannica hanno consentito il rientro nelle scuole a fine agosto, mentre nelle altre Province i piani per farlo in sicurezza sono ancora in evoluzione. In questo contesto, si denota una efficace cooperazione tra Federazione e Province nonstante le differenti affiliazioni politiche dei rispettivi Esecutivi, anche se da un attento esame emerge come le risposte siano […]

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