L’estate del 2020 in Russia, così come nel resto del mondo, è stata un’estate segnata dall’emergenza Covid-19. L’epidemia di Coronavirus nel Paese è giunta al picco dei contagi, con oltre 11 mila nuovi casi in 24 ore, l’11 maggio. In questo giorno, il numero totale delle persone contagiate ha raggiunto 221 mila rendendo la Russia il terzo Paese più colpito al mondo. Cronologicamente, il boom dei contagi è coinciso, per quanto possa sembrare strano, con l’annuncio del Presidente Putin della fine del regime federale di “isolamento” e con l’avvio della fase 2 del Coronavirus. L’11 maggio, durante la videoconferenza con i Capi delle regioni e membri del Governo, il Presidente si è rivolto ai cittadini russi per annunciare la conclusione del periodo festivo («период нерабочих дней») in vigore su tutto il territorio della Federazione Russa dal 30 marzo. Dunque, già il 12 maggio, nel Paese è iniziata la fase di graduale allentamento del regime di restrizioni imposto in tutte le regioni due mesi prima. In tal modo, il regime federale di “giorni festivi” ha cessato di operare, lasciando ampia libertà regolamentare alla legislazione regionale nel determinare misure puntuali, a secondo della situazione epidemiologica del territorio.
Pertanto, i Capi dei soggetti federati si sono riservati il diritto, loro concesso in precedenza dal decreto presidenziale, di determinare i territori sui quali, se necessario, può essere esteso l’effetto delle misure restrittive (v. art. 1 dell’Ukaz n. 316 del 12.05.2020). Inoltre, le regioni russe hanno potuto decidere in maniera autonoma – con cautela e nel rispetto dei criteri stabiliti dalle autorità federali [v. Linee guida del Capo medico del Servizio sanitario nazionale, “Sulle raccomandazioni metodologiche per la determinazione delle misure e degli indicatori che sono alla base dell’allentamento graduale delle misure restrittive nel contesto della diffusione epidemica di COVID-19” dell’8 maggio 2020] – la data effettiva e la portata della rimozione delle restrizioni legate all’emergenza coronavirus. […]