L’ aggiornamento epidemiologico settimanale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, datato 27 aprile, riporta, per la Regione del Pacifico Occidentale, “quasi 132.000 nuovi casi ed oltre 1300 vittime, rispettivamente un incremento del 3% ed un decremento del 10% rispetto ai dati dei sette giorni precedenti”. Tuttavia, prosegue il documento, “il più alto numero di morti è stato riportato dalle Filippine […] e dal Giappone, quest’ultimo con 291 nuove morti, corrispondenti a 0,2 su 100.000, equivalenti ad un incremento del 21%”. Il Paese registra oltre 32.000 nuovi casi di Covid-19 negli ultimi sette giorni, che portano i casi cumulativi ad oltre 562.000, a 9.913 il totale dei deceduti.
Significativamente la pubblicazione dell’OMS dedica un focus alle c.d. varianti, suddivise in “Variants of Interest (VOI) e Variants of Concern (VOC)”. Le VOC attenzionate sono VOC 202012/01, individuata per prima nel Regno Unito nel settembre 2020; 501Y.V2, nell’agosto 2020, in Sud Africa; P.1, dicembre 2020, contemporaneamente in Brasile ed in Giappone. Il Ministero della Salute, Lavoro e Welfare (MHLW d’ora in avanti) ha sostanzialmente corroborato le rilevazioni dell’OMS, confermando la compresenza sul territorio giapponese di tutte e tre le Variants of Concern (N.B. nei documenti segnalati, la nomenclatura delle varianti differisce fra quella adottata dall’OMS e quella impiegata dall’MHLW).
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