Enzo Cheli, NOTA IN MERITO AL VOLUME DI P. ARMAROLI, Conte e Mattarella. Sul palcoscenico e dietro le quinte. Un racconto sulle istituzioni, Lucca, Edizioni La Vela, 2020, pp. 243

A giudicare dal numero delle recensioni che ha ricevuto non si può certo dire che a questo libro sia mancato il successo. Un successo, a mio avviso, ben meritato per varie ragioni. La prima ragione è che questo lavoro è per il lettore al tempo stesso utile e divertente.
Utile per le molte informazioni che offre; divertente per il modo arguto e spigliato con cui queste informazioni vengono offerte. Si può quindi dire che la prima e più evidente ragione di successo di questo libro si collega alla sua forma insolita e accattivante che l’Autore usa per combinare la sua conoscenza del diritto costituzionale e parlamentare con la curiosità del giornalista dotato di una lunga esperienza intorno ai segreti del Palazzo. E questo spiega come il lavoro non si possa classificare né come una ricerca di diritto costituzionale o parlamentare, nonostante che tragga la sua nervatura dal diritto costituzionale e parlamentare; né come un saggio di cronaca politica, nonostante che il lavoro attinga a piene mani alla materia offerta dalla cronaca politica; e, infine, neppure come un pamphlet, nonostante che in molte sue parti venga ad assumere un taglio panflettistico. In realtà il lavoro è tutte queste cose insieme, ma anche qualcosa di diverso, forse avvicinabile ad una sorta di rappresentazione teatrale articolata in quadri corrispondenti ai capitoli del libro; giocata su di un palcoscenico costituito dai Palazzi del potere costituzionale; resa viva dalla presenza di due attori primari, ma anche di varie comparse e di un coro rappresentato da popolo italiano cui l’Autore dà voce per offrire un commento alle scene che di volta in volta si vanno svolgendo.

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