Inizio questo mio breve intervento con qualche annotazione biografica.
Il mio interesse per gli studi di genere è derivato dall’incontro con Chiara Saraceno, sociologa e presidente del CIRSDe (Centro interdisciplinare di ricerche e studi delle donne): mi ha coinvolta nelle attività del Centro e mi ha spinta ad occuparmi di questi temi, cui ho dedicato una monografia e vari articoli.
Vinsi il concorso da professoressa associata per Diritto pubblico comparato nel 1992 e quello di prima fascia nel 2000, entrando in servizio nella mia facoltà, a Giurisprudenza, a Torino.
Rimanere a Torino era naturalmente per me molto comodo anche per l’organizzazione familiare. Mi trovai però ad essere l’unica donna in un consiglio di facoltà di prima fascia di soli uomini, quasi tutti professori con cui avevo seguito corsi e dato esami, dal che un senso di soggezione da cui non era facile liberarsi, essendo anche, in quanto ultima arrivata, la segretaria del consiglio di facoltà.
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SOMMARIO: 1. I concorsi a Giurisprudenza. – 2. Le donne in magistratura. – 3. Conclusioni.