La sentenza K 3/21, del 7 ottobre 2021, con cui il Tribunale costituzionale è pervenuto al risultato inusitato di dichiarare l’incompatibilità con la Costituzione polacca di alcuni articoli del Trattato sull’Unione europea, costituisce solo il culmine di un lungo percorso di trasformazione dell’ordinamento interno paragonabile a una mutazione genetica sul piano politico e giuridico. Essa è cominciata nel 2015 con la conquista del potere esecutivo da parte del partito Diritto e giustizia (Prawo i Sprawiedliwość o PiS) e del Presidente della Repubblica Andrzej Duda, attivista di quel partito.
POLONIA: Jan Sawicki, La nuova interpretazione illiberale della Costituzione come base per dichiararne l’incompatibilità con il diritto primario dell’Unione europea, nonché per affrontare in modo innovativo la crisi umanitaria al confine con la Bielorussia
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