Desidero sottolineare la sensibilità maturata da Giacomo Perticone (1892-1979) anche come funzionario parlamentare, in una tradizione illustre che, oltre il nome di Gaetano Mosca (1858-1941), conta poi anche quelli di Paolo Ungari (1933-1999) e Pietro Scoppola (1926-2007). Si tratta di una grande tradizione non solo per le opere prodotte, ma perché l’attività di funzionario parlamentare fornisce la possibilità di maturare una acuta sensibilità per la vita politica. Il segretario di commissione parlamentare può assimilarsi, senza alcun dubbio, ad un cancelliere in senso alto che cura la regolarità delle procedure. Ma, nella concreta pratica, altre volte il ruolo del funzionario risulta ancor più incisivo, nel senso che lo stesso si trasforma in un consigliere e collabora direttamente col presidente e col relatore, cercando anche di individuare in qualche modo e in maniera personale, nell’ampiezza degli studi che sono recuperabili su ogni argomento, le soluzioni più omogenee al sistema politico-giuridico in evoluzione. * […]
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* Intervento alla presentazione del volume, Giacomo Perticone. Stato Parlamentare e regime di massa nella cultura europea del Novecento, atti a cura di M. Silvestri, Cassino, Edizioni dell’Università di Cassino, 1999, tenutasi alla Camera dei deputati (Sala del Refettorio, 30 novembre 1999), relatori: L. Elia, E. Gentile, A. Riosa, T. Serra, coordinamento di M. D’Addio.