Ho conosciuto di persona Domenico Da Empoli all’inizio degli anni Ottanta, allorché ho cominciato a insegnare presso la Facoltà di Scienze Politiche della LUISS. Il suo nome mi era già noto. Sapevo del suo impegno scientifico nel campo della Public choice e del suo rapporto intellettuale con James M. Buchanan. Il che ha fatto da base alla nostra facile sintonia: perché i suoi studi e i miei, sebbene svolti nell’ambito di versanti diversi della conoscenza, hanno sempre avuto come obiettivo la demarcazione dei confini fra politica ed economia.
Allorché Domenico e io abbiamo cominciato a dialogare, Buchanan aveva già pubblicato le sue opere più importanti; e la stessa cosa aveva fatto Friedrich A. von Hayek. Considerati anche i debiti di Buchanan nei confronti della teoria austriaca, fra i due studiosi c’era un esteso territorio, in cui le convergenze superavano di gran lunga le divergenze. […]
Lorenzo Infantino, In ricordo di Domenico Da Empoli
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