L. Pace, L’indeclinabile sanzione disciplinare a carico dei magistrati e le insidie del ricorso al principio di (ragionevolezza-)proporzionalità. Il caso della sentenza n. 51 del 2024.

Abstract [It]: L’articolo analizza la sentenza n. 51 del 2024 concernente l’automatica sanzione disciplinare della rimozione a carico del magistrato a seguito della condanna penale subita da questi. Il lavoro si propone di riflettere sui rischi connessi al ricorso al solo principio di ragionevolezza per risolvere questioni di legittimità costituzionali concernenti i c.d. automatismi legislativi.

Abstract [En]: This article analyzes sentence no. 51 of 2024 concerning the automatic disciplinary sanction of removal for the magistrate following the criminal conviction suffered by him. The work aims to reflect on the risks associated with resorting only to the principle of reasonableness to resolve questions of constitutional legitimacy concerning the so-called legislative automatisms.

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SOMMARIO: 1. La questione di costituzionalità in breve. – 2. Le ragioni dell’incostituzionalità. – 3. La sentenza n. 197 del 2018: un precedente “scomodo”. – 4. Fondare l’incostituzionalità sul principio di proporzionalità: una scelta debole. – 5. La norma censurata e l’interesse oggetto di tutela nella giurisprudenza sugli automatismi legislativi. – 6. (segue) Il rischio che si nasconde dietro questa giurisprudenza e l’indicazione (implicitamente) offerta dalla sentenza n. 197 del 2018. – 7. Sul metodo della sentenza n. 51 del 2024. Considerare la ragionevolezza alla stregua non di un principio ma di un canone. – 8. A mo’ di conclusione.

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