Andrea Silveri, Recensione a R. CANTONE, Corruzione. Prevenire e reprimere per una cultura della legalità, Roma, Vita e Pensiero, 2023, pp. 191

A poco più di un decennio dall’approvazione della legge 6 novembre 2012 n. 190, nota come “legge Severino”, il più recente Volume di Raffaele Cantone offre un’analisi critica del sistema di prevenzione della corruzione italiano, utile per fare un bilancio complessivo sulla materia e per trarre spunti di riflessione sulle attuali sfide dell’anticorruzione. Estremamente efficace, per comprendere quale sia la reale incidenza della corruzione sulla società, l’immagine del “furto di democrazia” proposta da Sergio Mattarella, che l’Autore riprende per spiegare le ricadute del fenomeno sul sistema politico-istituzionale e sui delicati equilibri democratici, sullo sviluppo del Paese e sulla convivenza civile. Prevenire e reprimere significa, innanzitutto, prendere in considerazione un ampio ventaglio di prospettive di azione per implementare e consolidare policy realmente efficaci; da questa chiave di lettura, quindi, emerge la convinzione che solo un approccio trasversale e integrato per la prevenzione e la repressione della corruzione possa produrre effetti significativi. Ecco perché, prima di addentrarsi in una approfondita analisi della legislazione vigente, Cantone fa risaltare l’apporto specifico delle scienze sociali al contrasto della corruzione. Gli strumenti propri delle discipline sociologiche, economiche e antropologiche, infatti, offrono un importante contributo sia teorico che pratico.

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