FRANCIA: Paola Piciacchia, La Ve République est morte, Vive la Ve République! Dopo le elezioni anticipate e il rebus estivo sulla nomina del Primo Ministro, tutte le incognite sull’evoluzione della forma di governo, dal rischio di un ritorno all’instabilità della IV Repubblica ad una rilettura del parlamentarismo dualista

Un’estate calda quella francese, e non solo meteorologicamente, il cui “vero” epilogo è ancora tutto da scrivere. Può essere riassunta così la fase iniziata il 9 giugno scorso con le elezioni europee e la decisione del Presidente Macron di sciogliere l’Assemblea Nazionale, in seguito all’affermazione del partito di Marine Le Pen, il Rassemblement National, e lo scarso risultato ottenuto dal partito del Presidente Renaissance nella tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo.
Una decisione, quella del Presidente, forse inaspettata, ma non certo improvvida, istintiva o non meditata, come invece da più parti supposto e per questo criticata, dettata dall’esigenza (ma anche dalla necessità), come rimarcato dal Capo dello Stato stesso, di ridare la parola agli elettori – cosa che rappresenta, d’altronde, la stessa ragion d’essere […]

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SOMMARIO: INTRODUZIONE. – SEZIONI: 1. Partiti ed elezioni. – 1.1. I risultati delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. – 1.2. Il primo turno e secondo turno delle elezioni legislative e il ruolo del barrage républicain. – 2. Parlamento. – 2.1. Le leggi dell’ultimo scorcio della XVI legislatura. – 2.2. La formazione dei gruppi parlamentari della XVII legislatura. – 2.3. L’elezione del Presidente e la costituzione dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea Nazionale: il primo banco di prova di una legislatura che si preannuncia difficile. – 2.4. La richiesta di destituzione del Presidente della Repubblica ai sensi dell’art. 68 Cost. e l’avvio della procedura all’Assemblea Nazionale. – 3. Governo. – 3.1. Le dimissioni di Gabriel Attal. ¬– 4. Capo dello Stato. – 4.1. Lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale. – 4.2. Le consultazioni con i partiti politici e i gruppi parlamentari per la formazione del Governo e la nomina del nuovo Primo Ministro. – 5. Corti. – 6. Collettività territoriali. – 6.1. La nuova tappa del decentramento. – 6.2. Il rapporto della Corte dei Conti sulle finanze pubbliche locali.

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