POLONIA: Jan Sawicki, La maggioranza (parlamentare) non basta. Sulle difficoltà del ripristino di uno Stato di diritto costituzionale

L’esperienza del Governo presieduto da Donald Tusk, insediatosi a dicembre 2023, conferma in questi mesi tutte le difficoltà insite nel tentativo di ripristinare una democrazia a base liberale sulle ceneri di otto anni di populismo con tendenze autoritarie. L’ampia coalizione che ha vinto le elezioni legislative dello scorso autunno ha fondato il proprio successo su una serie di aspettative che possono rappresentarsi come due cerchi concentrici. Il cerchio interno e meno esteso, comprendente l’elettorato di tutte le forze che lo compongono, si è dato come obiettivo quello di ripristinare gli elementi costitutivi della rule of law anche secondo le richieste delle Corti europee, in particolare per quanto attiene alla giustizia costituzionale e ai meccanismi di selezione dei giudici comuni tramite la spoliticizzazione dell’organo di autogoverno della magistratura. Il secondo cerchio, di raggio più esteso, è quello che accanto a questo primo obiettivo, e cercando anche di usarlo come una sorta di trampolino, ha coltivato l’ambizione di ampliare la sfera delle libertà civili individuali nel paese, a cominciare da una decisa liberalizzazione della legislazione sull’interruzione di gravidanza, già in passato restrittiva e ulteriormente inasprita dalla nota sent. K 1/20 di ottobre del 2020, imprimendo una decisa svolta anche su […]

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SOMMARIO: INTRODUZIONE. – SEZIONI: 1. Partiti ed elezioni – 1.1. Un risultato chiaroscuro dalle elezioni europee. – 2. Parlamento. – 2.1. Autorizzazione a procedere contro un parlamentare già sospetto di responsabilità in merito all’uso illegale del programma Pegasus. – 2.2. Un primo deciso no alla depenalizzazione di chi aiuta ad abortire. – 2.3. Nuove norme a protezione di esercito, polizia, guardie di frontiera lungo il confine bielorusso. Licenza di uccidere? – 3. Governo. – 3.1. Con la von der Leyen Donald Tusk insiste sul riarmo europeo. – 3.2. Un rimpasto ministeriale con le elezioni europee in vista. – 3.3. Il problema dell’immigrazione, tra demagogia e rischi reali. – 3.4. Tensioni nel gruppo di Visegrád. – 4. Capo dello Stato. – 4.1. No allo slesiano come lingua ufficiale di minoranza. – 4.2. Una visita in Cina per discutere di commercio, di guerra e di migrazioni. – 5. Corti. – 5.1. Illegittima la risoluzione parlamentare che rimuove gli effetti della crisi costituzionale degli anni 2015-2023 nel contesto delle attività del Tribunale costituzionale. – 5.2. Incostituzionale una legge per l’esclusione dal plenum di due deputati decaduti in quanto condannati in via definitiva (ma la cui condanna non è riconosciuta dallo stesso Tribunale costituzionale). – 5.3. I primi trasferimenti di c.d. ‘neo-giudici’. – 5.4. Il Presidente della Banca centrale non può essere chiamato a testimoniare davanti alla Commissione per la responsabilità costituzionale. – 6. Autonomie. – 6.1. Il Comune di Varsavia contro l’esposizione dei simboli religiosi.

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