Abstract [It]: Il tema dei diritti umani rappresenta l’ultima frontiera del positivismo giuridico: essa tenta di correggerne gli errori e di rimodellarne i limiti. La teoria dei diritti umani, però, resta prigioniera dell’ideologia positivista e non offre nessuna vera garanzia sul piano autenticamente giuridico. Si tratta di una teoria che nemmeno ambisce ad ascendere alla filosofia, accontentandosi del proprio formalismo e degli schematismi proprio del c.d. Stato di diritto. Il tentativo di sostituire il fondamento del giusnaturalismo classico con le varie fonti dei diritti umani, infatti, crea paradossi, ingiustizie, iniquità, aspettative necessariamente deluse.
Abstract [En]: The subject of human rights represents the last frontier of legal positivism: it attempts to correct its errors and reshape its limits. Human rights theory, however, remains a prisoner of positivist ideology and offers no real guarantees on the authentically legal plane. It is a theory that does not even aspire to ascend to philosophy. Indeed, the attempt to replace the foundation of classical jusnaturalism with the various sources of human rights creates paradoxes, injustices, inequities, and necessarily disappointed expectations.
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SOMMARIO: 1. Premessa introduttiva: vera e falsa filosofia dei diritti umani. – 2. Diritti senza diritto?. – 3. L’eterno ritorno del diritto soggettivo: vecchi schemi, nuove prospettive tra norma e giurisprudenza. – 4. Vecchie pretese, nuovi «diritti»: variazioni sul tema della «libertà» liberale, archetipo-prototipo dei cc.dd. diritti umani. – 5. Nota conclusiva. Ancora sul tema del diritto soggettivo, verso una (apparente) surrogazione della filosofia con la geografia e della politica con l’amministrazione.