Abstract [It]: L’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 dovuto alla mancata accettazione da parte di Donald Trump del risultato elettorale ha avviato una serie di indagini che hanno avuto anche ad oggetto le responsabilità del Presidente. Nell’agosto del 2023 il procuratore speciale Jack Smith ha incriminato Trump per il presunto tentativo di rovesciare i risultati delle elezioni e interferire con il processo di transizione del potere. Tuttavia la Corte suprema, con la sentenza Trump v. United States del luglio 2024, ha affermato che “l’ex Presidente gode dell’immunità presidenziale da procedimenti penali per comportamenti che si presume abbiano riguardato atti ufficiali durante il suo mandato”. La vittoria di Trump alle elezioni del 2024 conclude la vicenda giudiziaria e apre la strada ad una evoluzione della presidenza, su una strada inedita.
Abstract [En]: The January 6, 2021, attack on the U.S. Capitol, instigated by Donald Trump’s refusal to accept the results of the 2020 presidential election, initiated a series of investigations that scrutinized the former president’s potential accountability. In August 2023, Special Counsel Jack Smith indicted Trump on charges of allegedly seeking to overturn the election results and obstruct the peaceful transfer of power. However, in Trump v. United States (July 2024), the Supreme Court ruled that “former President enjoy presidential immunity from criminal prosecution for conduct alleged to involve official acts during his tenure in office”. Trump’s victory in the 2024 presidential election brought the legal proceedings to a close and ushered in an unprecedented evolution of the presidency.
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Sommario: 1. Premessa. – 2. L’indagine congressuale e l’accusa a Trump. – 3. La sentenza Trump v. Anderson. – 4. La questione dell’immunità assoluta del Presidente prima della sentenza Trump v. United States. – 5. La sentenza Trump v. United States. – 6. Conclusioni.