La figura del Presidente della Repubblica, l’analisi dei suoi poteri, la definizione dei suoi limiti e la comparazione delle sue prerogative con quelle di altri Capi dello Stato sono da sempre questioni al centro dell’interesse degli studiosi italiani, che se ne sono occupati con una certa costanza e con evidenti “impennate” in occasione di ciascuna elezione del nuovo inquilino del Quirinale. Nel complesso, si tratta di una formidabile fonte di temi e problemi giuridici, soprattutto alla luce del carattere «enigmatico» con cui, a giudizio di tre grandi maestri, risulta tratteggiato il Presidente nel nostro ordinamento: per Paolo Barile il Capo dello Stato rappresenta, infatti, «un enigmatico coacervo di poteri non omogenei», per Livio Paladin è «la più enigmatica e sfuggente fra le cariche pubbliche previste in Costituzione», mentre per Enzo Cheli siamo dinanzi alla «figura più enigmatica di tutto l’impianto costituzionale italiano». […]
Davide Ragone, Recensione a S. MURA (a cura e con un saggio introduttivo di), Antonio Segni e i giuspubblicisti. Carteggio sui poteri del Presidente della Repubblica, Milano, FrancoAngeli, 2024, pp. 282
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