UNGHERIA: Simone Benvenuti, L’egemonia del partito Fidesz per la prima volta minacciata, ma la vittoria di Trump stimola l’attivismo del Governo ungherese sul piano internazionale

Con l’elezione di Trump alla presidenza federale statunitense, si apre un nuovo capitolo nelle vicende costituzionali ungheresi, dove l’esperimento orbaniano da alcuni mesi, a quasi tre lustri dal suo avvio, aveva iniziato a soffrire di un significativo processo di logoramento interno. Sino a oggi, la legittimazione del Sistema di cooperazione nazionale si è infatti retta su quattro gambe. La prima è di ordine istituzionale, consistendo nella capacità di incanalare gli esiti elettorali – per cui sono determinanti il controllo della sfera pubblica attraverso i media e le caratteristiche del sistema elettorale che favorisce il partito maggioritario – e nella neutralizzazione della funzione di controllo della giurisdizione costituzionale. La seconda e la terza sono di natura prettamente politica: l’una geopolitica: l’attrattiva esercitata dal modello politico-costituzionale a fronte del consolidamento di una “internazionale” illiberale e delle oggettive difficoltà dell’Unione europea ; l’altra interna: lo sfaldamento dei soggetti politici dell’opposizione, incapaci di una strategia di contrasto all’egemonia Fidesz. Vi sono infine i profili economico-finanziari, che hanno segnalato una crisi a partire dal 2020 con gli effetti della pandemia e della aggressione […]

Scarica il testo in formato PDF

SOMMARIO: INTRODUZIONE. – SEZIONI: 1. Partiti ed elezioni. – 1.1. Péter Magyar si dice pronto a collaborare con la nuova amministrazione federale statunitense. – 1.2. Ridotti i collegi elettorali di Budapest per le elezioni parlamentari. – 2. Parlamento. – 2.1. Dichiarato decaduto un parlamentare dell’opposizione. – 2.2. Una sentenza della Kuria nei confronti di un parlamentare dell’opposizione, che si dimette. – 3. Governo. – 3.1. Le parole del portavoce del Primo Ministro sulla Rivoluzione del 1956. – 3.2. La Consultazione nazionale sulla neutralità economica. – 3.3. Il Summit della European Political Community a Budapest. – 3.4. Prorogato lo stato di pericolo. – 3.5. Nominato il nuovo Presidente della Banca centrale. – 3.6. Il ricorso di alcuni atenei contro la Commissione europea. – 3.7. La vicenda Romanowski mette in crisi i rapporti con il Governo polacco. – 4. Corti. – 4.1. La legge sulla protezione della sovranità è conforme alla Costituzione. – 4.2. La riforma “informale” della governance giudiziaria: il c.d. accordo quadripartito. – 4.3. La sospensione di un presidente di sezione della Curia. – 4.4. Si dimette il Presidente della Corte metropolitana di Budapest. – 5. Autonomie. – 5.1. Nessun compromesso sulla scelta del vicesindaco alla seduta inaugurale del Consiglio municipale di Budapest. – 5.2. La riforma delle imposte locali.

Questa voce è stata pubblicata in: Cronache costituzionali dall'estero, Nomos, Ungheria e contrassegnata con "Nomos 3/2024", Benvenuti, Fidesz, Simone Benvenuti, Ungheria. Contrassegna il Permalink.