In un momento di delicato assestamento politico, dovuto alla scomoda transizione dell’amministrazione Obama verso l’appuntamento con le presidenziali del 2016 si riaccende il dibattito sul diritto a possedere le armi sancito dal Secondo emendamento.
Il tema, tra i più controversi, per i delicati risvolti tra cui quello dell’accesso alle armi da parte dei minori, si ripropone con cadenza ciclica nella vita politica statunitense a margine di eclatanti fatti di cronaca.
Numerose leggi federali sono intervenute negli anni a regolare la materia del possesso delle armi. Ad esse ha fatto da contraltare una condizione molto diversificata della legislazione dei singoli Stati. Oggi, la recrudescenza dei fatti di cronaca e soprattutto la strage di San Bernardino del 2 dicembre, con cui l’America è ripiombata nell’incubo del terrorismo, portano al centro del dibattito tra i candidati alla presidenza la spinosa questione del controllo dell’accesso alle armi sulla quale si gioca la credibilità politica maturata in questi anni da Obama e dalla sua amministrazione, da sempre in prima linea per l’introduzione di misure volte a rafforzare i controlli sulla vendita delle armi. […]