A partire dalla legge n. 81 del 1993, passando per la legge n. 43 del 1995 e sino ad arrivare alla legge n. 270 del 2005, caratteristica costante delle profonde modificazioni delle regole di voto che progressivamente hanno riguardato tutti i livelli di governo è stata l’introduzione del c.d premio di maggioranza, tanto da rendere tale strumento elettorale un elemento peculiare di tutta la legislazione elettorale italiana. Alla luce di ciò, le scienze politologiche e giuridiche hanno variamente ed in più occasioni riflettuto sulle ragioni e sulle implicazioni della sua applicazione, ma non si rintracciava sino ad oggi un’opera come quella commentata in questa sede, curata da Alessandro Chiaramonte e da Giovanni Tarli Barbieri, che offrisse un’analisi ampia ed articolata di questo istituto, delle sue origini, applicazioni ed implicazioni.
G. M. Di Niro, Recensione a A.Chiaramonte- G. Tarli Barbieri (a cura di), Il premio di maggioranza. Origini, applicazioni e implicazioni di una peculiarità italiana, Roma, Carocci, 2011
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