Vincenzo Lorubbio, Partecipazione, Diritti umani e condizioni di vulnerabilità: “virtù e vizi” del diritto internazionale

Abstract [It]: Il diritto umano a partecipare al governo del proprio Paese costituisce uno dei capisaldi del concetto stesso di democrazia. Sul piano internazionale, tale diritto – già solennemente proclamato all’art. 21 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 – trova la sua prima e principale base normativa nel dettato dell’art. 25 del Patto internazionale sui diritti civili e politici del 1966. Questa norma – modello di innumerevoli successive e speculari disposizioni sia internazionali che interne – specifica che quello alla partecipazione democratica è un diritto che pertiene “ad ogni cittadino” e senza “alcuna discriminazione”. In questo contributo, dopo un’iniziale analisi relativa allo sviluppo delle diverse declinazioni del concetto di “partecipazione” nel diritto internazionale dei diritti umani, si proverà a verificare se e in che modo questo diritto trova puntuale definizione normativa in relazione a tre diverse categorie di persone vulnerabili (i minori, i disabili e le donne vittime di discriminazione e violenza) e se sia possibile – anche tramite l’attività interpretativa operata negli anni dai commenti e dalle raccomandazioni dei differenti comitati – evincere sia il contenuto del diritto sia gli obblighi sussistenti in capo agli Stati, al fine di poter valutare il suo grado di effettività.

Abstract [En]: The human right to participate in the governance of one’s country is a fundamental pillar of democracy itself. At the international level, this right – originally enshrined in Article 21 of the 1948 Universal Declaration of Human Rights – finds its primary legal foundation in Article 25 of the 1966 International Covenant on Civil and Political Rights. This provision, which has served as a model for numerous subsequent international and domestic legal frameworks, establishes that the right to democratic participation belongs to “every citizen” and must be guaranteed “without discrimination”. This paper first examines the evolution of the concept of “participation” within international human rights law. It then seeks to assess how this right is normatively articulated in relation to three specific categories of vulnerable persons (children, persons with disabilities, and women who are victims of discrimination and violence), and whether it is possible, also thanks to the outcomes of the interpretative activity provided by the Committees over the years, to delineate its content and the corresponding obligations for States, ultimately evaluating its effectiveness in practice.

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Sommario: 1. Introduzione. – 2. La partecipazione nel diritto internazionale dei diritti umani: il Patto internazionale sui diritti civili e politici del 1966. – 2.1. Gli strumenti normativi in ambito regionale. – 2.1.1.…europeo. – 2.1.2… inter-americano. – 2.1.3.…africano. – 3. Partecipazione e persone vulnerabili. – 3.1. Minori: partecipazione come forma di ascolto. – 3.2 Persone con disabilità: partecipazione come forma di inclusione. – 3.3. Donne vittime di discriminazione e violenza: partecipazione come forma di prevenzione – 4. Conclusioni.

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