Se prima di tutto potessimo sapere dove siamo e dove stiamo andando, potremmo meglio decidere cosa fare e come farlo». Con queste parole, il 16 giugno 1858, Abraham Lincoln aprì l’House divided speech – uno dei suoi più celebri discorsi pubblici – ed è con le medesime parole che può essere descritto l’afflato che unisce i sette pensieri contenuti nell’ultimo volume di Antonio Cantaro, professore ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”. Quello in commento è un saggio che, come si può riscontrare sin dal prologo, si prefigge l’ambizioso quanto riuscito obiettivo di indagare il delicato tema di «come, per quali fini e sulla base di quale orizzonte di senso i governanti si prendono cura dei cittadini» (p. 107) nelle società contemporanee.
Luca Amedeo Savoia, Recensione a A. Cantaro, Postpandemia. Pensieri (meta)giuridici, Torino, Giappichelli, 2021, pp. 178
Questa voce è stata pubblicata in:
Nomos, Rassegne critiche, recensioni, schede e contrassegnata con A. Cantaro, costituzionalismo globale, covid-19, Luca Amedeo Savoia, pandemia, Recensione, solidarietà. Contrassegna il Permalink.