Abstract [It]: La Corte costituzionale è tornata a pronunciarsi sull’interpretazione della nozione giuridica di “corrispondenza”. Il contributo approfondisce il tema dei riflessi delle garanzie costituzionali per la tutela della libertà e della segretezza della corrispondenza e delle comunicazioni sulle procedure per il sequestro e l’utilizzazione dei dati informatici relativi allo scambio di comunicazioni a mezzo posta elettronica, SMS e messaggi WhatsApp, archiviati su dispositivi informatici, ai fini della ricerca delle prove nei procedimenti penali.
Abstract [En]: The Constitutional Court has once again pronounced on the interpretation of the legal notion of “correspondence”. The article analyses the issue of the impact of the constitutional guarantees for the protection of the freedom and secrecy of correspondence and communications on the procedures for the sequestration and use of computer data relating to the exchange of communications by e-mail, SMS and WhatsApp messages, stored on computer hardware, for the purpose of searching for evidence in criminal proceedings.
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SOMMARIO: 1. La tutela delle comunicazioni scambiate con strumenti informatici e telematici nella recente giurisprudenza costituzionale. – 2. La nozione giuridica di “corrispondenza” ai fini della tutela delle prerogative parlamentari. – 3. I presupposti e i limiti delle garanzie costituzionali per la tutela della corrispondenza. – 4. La procedura per il sequestro della corrispondenza telematica scambiata con parlamentari. – 5. I riflessi della sentenza n. 170/2023 sulle regole per la ricerca delle prove nei procedimenti penali a carico della generalità dei cittadini. – 6. La ricerca di un punto di equilibrio tra le garanzie costituzionali della segretezza della corrispondenza e l’azione giudiziaria per la repressione dei reati.