Abstract [It]: Il presente contributo intende proporre un diverso punto di vista, originale e sincretico, nell’approccio ad alcuni temi fondamentali del diritto costituzionale. Si cerca di avanzare un nuovo paradigma di analisi nel diritto costituzionale, a partire dal fecondo rapporto giustizia-misericordia – una relazione che, lungi dal porsi tra due poli dialettici e antitetici, in realtà rappresenta un binomio inscindibile – muovendo da una prospettiva filosofica e teologica che si pone in termini di sfida etica nei confronti della dimensione giuridica. Il rapporto perdono/amore/giustizia diviene il punto di partenza per ripensare il significato della giustizia, soprattutto in ambito penale, in un contesto costituzionale pienamente conforme alla centralità, logica e assiologica, della dignità della persona umana. Ed è proprio la disamina del principio di dignità, nelle sue sfaccettature, a rappresentare l’avvio della riflessione più propriamente giuridica, volta alla ricostruzione – entro l’ottica costituzionalmente orientata della funzione rieducativa della pena ex art. 27, comma 3, Cost. (da cui dovrebbe derivare l’incostituzionalità dell’ergastolo) – del sistema sanzionatorio penale (anche con l’ausilio del dibattito in sede di Assemblea Costituente e della giurisprudenza costituzionale nel suo sviluppo, con particolare riguardo alle questioni poste dall’ostatività penitenziaria), verso la prospettiva, tutta da esplorare, di un nuovo modello di giustizia riparativa, su cui finalmente si segnala la spinta riformatrice della c.d. riforma Cartabia, a indicare una possibile svolta in direzione di percorsi di diversificazione e di integrazione delle risposte sanzionatorie (pur sempre inclusive delle esigenze delle vittime e della comunità), che appaiono più conformi al “senso di umanità” della pena e alla sua funzione di “rieducazione”, come tracciati dalla Costituzione.
Abstract [En]: This contribution intends to propose a different point of view, original and syncretic, in the approach to some fundamental issues of constitutional law. An attempt is made to advance a new paradigm of analysis in constitutional law, starting from the fruitful relationship between justice and mercy – a relationship which, far from placing itself between two dialectical and antithetical poles, actually represents an inseparable pair – moving through a philosophical and theological perspective which arises in terms of an ethical challenge towards the juridical dimension. The relationship forgiveness/love/justice becomes the starting point for rethinking the meaning of justice, especially in the criminal sphere, in a constitutional context that fully conforms to the centrality, logic and axiology, of the dignity of the human person. And it is precisely the examination of the principle of dignity, in its facets, that represents the starting point of the more strictly juridical reflection, aimed at the reconstruction – within the constitutionally oriented perspective of the re-educational function of the penalty pursuant to art. 27, paragraph 3, of the Constitution (from which the unconstitutionality of life imprisonment should derive) – of the penal sanctioning system (also with the help of the debate in the Constituent Assembly and of the constitutional jurisprudence in its development, with particular regard to the issues posed by penitentiary obstativeness), towards the perspective, all to explore, of a new model of restorative justice, on which there is a push for reform of the so-called Cartabia bill, to indicate a possible turning point in the direction of diversification and integration of sanctioning responses (although always inclusive of the needs of the victims and the community), which appear more in line with the “sense of humanity” of punishment and its function of “re-education”, as outlined in the Constitution.
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SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. La giustizia fondata sul riconoscimento della dignità dell’uomo come presupposto per la misericordia: alcune premesse filosofiche e teologiche. – 3. Ripensare il significato della giustizia come risposta al male secondo progetti di bene: il diritto davanti alle sfide del rapporto perdono/amore/giustizia. – 4. La Costituzione ed un modello di giustizia conforme alla dignità della persona. – 5. Il principio costituzionale di rieducazione della pena: dal dibattito in Assemblea costituente alla giurisprudenza costituzionale sull’ergastolo ostativo. – 6. Il bene come prevenzione del male. Verso un altro modello: giustizia riparativa e mediazione penale. Le novità della riforma Cartabia. – 7. Considerazioni conclusive.