Il volume di Massimo Panebianco, pubblicato per i tipi dell’Editoriale Scientifica, chiude idealmente la “trilogia” dedicata allo Stato post-globale, iniziata con “Lo Stato post-globale. Ascesa e resistenza dello Stato globale Covid-free” (Napoli, 2020) e continuata con “Lo Stato anti-crisi globale. Il Recovery State” (Napoli, 2021). Il lavoro approfondisce le dinamiche di consolidamento e al contempo di trasformazione dello “Stato (euro)globale”, da tempo teorizzato dall’Autore – che, come sempre, affianca alla sua profondità di analisi un raffinato gusto per le formule di sintesi – come nuova configurazione dello Stato costituzionale nell’era della globalizzazione e dell’integrazione sovranazionale (lo “Stato costituzionale aperto”, volendo impiegare la categoria utilizzata da Alessandra Di Martino nel suo fortunato volume sul territorio nel diritto costituzionale; v. A. Di Martino, Il territorio: dallo stato-nazione alla globalizzazione. Sfide e prospettive dello Stato costituzionale aperto, Milano, Giuffrè, 2010, pp. XV – 602), adesso alle prese con le crisi dell’annus horribilis (così lo definisce lo stesso Panebianco) del 2022, che trovano il loro fulcro nel conflitto russo-ucraino. […]
Armando Lamberti, Recensione a M. Panebianco, Il neo-stato euro-globale. Il case Russia v. Ucraina, Napoli, Editoriale Scientifica, 2022, pp. XII – 324
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