Il nostro interesse per l’ordinamento ungherese è legato all’interrogativo dell’evoluzione illiberale del costituzionalismo democratico, vale a dire alla possibilità che la formazione di un governo sostenuto da una maggioranza non solamente salda, assoluta, ma finanche qualificata o addirittura ultra qualificata possa significare un superamento delle garanzie costituzionali che presidiano la partecipazione delle minoranze ai processi decisionali della politica. E questo con o senza una modifica delle norme di legge e delle regole del diritto parlamentare che consentono all’opposizione, ma spesso solamente a minoranze sufficientemente qualificate, di esercitare le funzioni di controllo parlamentare, di partecipare alla creazione di organi di garanzia, di attivare il controllo di costituzionalità sulle norme, di partecipare sostanzialmente alla modifica della legislazione elettorale […]
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SOMMARIO: 1. – L’ossimoro del governo democratico senza opposizione. 2. – Quel tram chiamato democrazia iper-maggioritaria. – 3. Il costituzionalismo liberale e i suoi anticorpi.