Venerdì 26 marzo il Tribunale costituzionale federale ha sospeso l’iter di ratifica della decisione del Consiglio dell’UE sulle risorse proprie [decisione (UE, Euratom) 2020/2053], che autorizza la Commissione, in via eccezionale, a contrarre temporaneamente prestiti fino a 750 miliardi di euro sui mercati dei capitali per far fronte alle conseguenze della crisi legata alla pandemia di Covid-19 e promuovere la ripresa. La decisione è stata assunta sulla base di un ricorso individuale (Verfassungsbeschwerde) sottoscritto da circa 2300 cittadini e coordinato da un’associazione di cittadinanza attiva denominata “Bündnis Bürgerwille”, vale a dire “Lega Volontà dei Cittadini”, guidata dall’economista Bernd Lücke, Professore di Macroeconomia presso l’Università di Amburgo, e primo fondatore di Alleanza per la Germania (“Alternativ für Deutschland”) nel 2013, partito che questi ha poi abbandonato nel 2015, per fondare il partito dei Riformatori Liberal-Conservatori (“Liberal-Konservativer Reformer”, dapprima denominato “Allianz für Fortschritt und Aufbruch”), che finora ha registrato un consenso minimo nell’elettorato tedesco.
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SOMMARIO: 1. Un singolare dispositivo. – 2. La prassi del rinvio della promulgazione nelle more del giudizio del Tribunale costituzionale sulle leggi di ratifica dei Trattati europei. – 2.1. Una rottura del galateo istituzionale. – 2.2. Il ruolo del Presidente federale – 3. Le ragioni del ricorso. – 4. Funzione prevalentemente sospensiva e propulsiva del sindacato sui controlimiti. – 4.1. La risposta “politica” alla sentenza del 5 maggio 2020 sulla natura ultra vires del Public Sector Purchase Programme (PSPP). – 5. Verso la fine del “momento hamiltoniano”?