Non c’è crisi che i Paesi della Jugosfera abbiano mai affrontato senza l’amaro contorno del conflitto etnico. Che sia militare o politico lo scontro tra nazionalità, etnie e popoli continua a determinare le sorti dell’area minandone la vita sociale, economica e la stessa struttura istituzionale.
Questa premessa è particolarmente valida per la Bosnia dove, come si avrà modo di vedere più avanti, la retorica secessionista e ultranazionalista del Presidente rappresentante il popolo serbo, Milorad Dodik, è tornata carica come non mai. Il modello di separazione graduale e pacifica, come lui stesso l’ha definita, ricorda però con amarezza la secessione aventiniana dell’SNS del 1991.
BALCANI: Francesca Rossi, Il terremoto etnico con epicentro bosniaco fa tremare tutti i Balcani
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