Abstract[It]: Il problema della videosorveglianza, all’interno del diritto del lavoro, è sempre stato riferito al momento dell’esecuzione della prestazione lavorativa. Nel perimetro poc’anzi descritto si è sempre mossa la riflessione dottrinaria in relazione al delicato equilibrio che sussiste tra potere/dovere di controllo del datore di lavoro, da una parte, e tutela dei lavoratori, dall’altra parte. L’evoluzione tecnologica, tuttavia, ha reso sempre più sfumati i confini che sembravano essere ben delimitati: un primo riferimento è all’attività di controllo che il datore di lavoro può svolgere anche sui social media del lavoratore. Con la recente pronuncia, la Corte Edu affronta un caso di potenziale videosorveglianza ‘reale’ da parte del datore di lavoro nei confronti del dipendente attuata mediante geolocalizzazione. Questo permette di indagare un problema ancora più complesso e sempre più emergente e non confinato alla materia giuslavoristica. Il riferimento va, ovviamente, alla necessità apprestare delle garanzie che possano dirsi effettive al fine di tutelare la riservatezza degli individui dinnanzi alla pervasività della digitalizzazione.
Abstract[En]: Within the labour law area, the video-surveillance is usually referred to by Scholars as the control whereby an employer directs and manages an employee’s work performance. In this scenario, the legal conundrum of this topic is concerned with, on the one hand, the power of the ‘master’, on the other hand the right of the “servant”, specifically the right to privacy, to further elaborate the respect of both private life, and the employee’s dignity. In spite of this, the “borders” between these two “pole” are becoming blurred, due to the increasing technology development. On such a background, this paper kick-starts from the legal analysis of the employer’s control on the employee’s social media accounts, after which it discusses the burning questions of the surveillance on the employee’s so-called real life. Attention is also paid to decision of the European Court of Human Rights, about a “geolocation” mechanism in the labour law issue. Ultimately, it is corroborated the view that the crucial point of video surveillance lies in an area of law which goes beyond the employment law matter, since it reaches out to both the duty of control and the right to be let alone in the era of digitalisation.
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SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Il caso sottoposto all’attenzione della Corte Edu. – 3. Il bilanciamento tra il rispetto della vita privata e il dovere di controllo del datore di lavoro. – 4. La videosorveglianza mediante geolocalizzazione: esiste un confine tra lavoro e vita privata? – 5. Chi è il vero autore del bilanciamento? Riflessioni conclusive.