Nel riconfermare al potere il Partito Liberale e il Primo Ministro Justin Trudeau, i risultati delle elezioni federali canadesi del 21 ottobre hanno restituito, come era prevedibile, l’immagine di un Paese diviso e assediato dalle spinte separatiste provenienti da diverse Province. Oltre a ciò, il voto federale ha prodotto anche un ulteriore elemento di potenziale instabilità politica, ossia l’elezione di un Parlamento privo di maggioranza assoluta, realtà già ben nota in Canada e ivi identificata opportunamente con l’espressione “minority Parliament”, dato che all’elezione di una Camera dei Comuni “hung” ha da sempre conseguito la formazione di Esecutivi di minoranza. Invero, sulla base degli effetti distorsivi del collegio uninominale maggioritario “secco” e del superamento del tradizionale bipartitismo in un sistema a multipartitismo temperato, il Canada ha sperimentato nella sua storia 14 Governi di minoranza ed un solo Governo di coalizione che si è formato nel 1917, mentre nel dicembre 2008 era fallito un tentativo di dar vita a una coalizione governativa costituita dai partiti di opposizione all’Esecutivo conservatore (Partito Liberale, Nuovo Partito Democratico e Blocco del Québec). Del resto, i canadesi non sembrano favorevoli a sostenere Esecutivi di coalizione, dato che il loro voto è indirizzato soprattutto verso la persona del candidato Premier, come, tra l’altro, hanno dimostrato queste ultime elezioni che sono state viste da più parti come un referendum su Trudeau.
L’11 settembre è stato disposto lo scioglimento della Camera dei Comuni da parte della Governatrice generale, Julie Payette, su apposita richiesta del Primo Ministro. È opportuno ricordare che le modifiche al Canada Elections Act introdotte nel 2007 hanno previsto che le elezioni debbano tenersi il terzo lunedì di ottobre ogni 4 anni, a partire dal 19 ottobre 2009, senza però stabilire i casi in cui è possibile ricorrere allo scioglimento, lasciando così inalterato la discrezionalità di cui godono in materia il Rappresentante della Corona britannica in Canada e il Primo Ministro. Oltre 27 milioni di elettori si sono recati alle urne per eleggere i deputati nelle 338 circoscrizioni elettorali, al termine di una lunga campagna elettorale, nel corso della quale, secondo molti analisti, l’attenzione si è concentrata su una pletora di questioni minori e attacchi personali, certificando così l’assenza dei grandi temi di politica economica che dividono l’opinione pubblica […]