Abstract [It]: L’enorme massa di dati presente all’interno della rete permette, grazie alle operazioni di big data analytics e di profilazione, di predire i comportamenti degli utenti e indirizzare le preferenze degli stessi verso i desiderata delle grandi aziende. In forza di ciò, il contributo – adottando una prospettiva informatico-giuridica – esamina l’utilizzo dei big data in ambito politico-elettorale. Soffermandosi dapprima sulla loro definizione e sulle loro diverse funzioni, per poi focalizzarsi sulla loro funzione predittiva, che fu sistematicamente analizzata da Nickerson e Rogers. Discusso il potenziale utilizzo di big data in contrasto in violazione del GDPR (General Data Protection Regulation) e dopo aver verificato un possibile contrasto tra big data e GDPR, l’attenzione sarà rivolta alla profilazione (analizzando il concetto e lo scopo) e a una sua particolare forma: il microtargeting. Ciò comporta la necessità di interrogarsi, da un lato, sul potenziale diritto dell’utente-interessato alla conoscibilità e alla spiegabilità dei processi automatizzati, nonché, dall’altro, sull’impatto dei big data sulla democrazia rappresentativa, a partire dal concetto di postdemocrazia di Crouch. Vengono, infine, proposte talune possibili soluzioni finalizzate a consentire un uso dei big data che sia rispettoso della normativa vigente e che possa contribuire positivamente all’evoluzione, e non all’involuzione, della democrazia rappresentativa.
Abstract [En]: The enormous mass of data within the network makes it possible, thanks to big data analytics and profiling operations, to predict users’ behaviour and direct their preferences towards the desiderata of big companies. By virtue of this, the contribution – adopting a informatics legal perspective – examines the use of big data in the political-electoral sphere. It first dwells on their definition and their different functions, and then focuses on their predictive function, which was systematically analysed by Nickerson and Rogers. After discussing the potential use of big data in contravention of the GDPR (General Data Protection Regulation) and after verifying a possible clash between big data and GDPR, the focus will be on profiling (analysing the concept and purpose) and one particular form of it: microtargeting. This implies the need to question, on the one hand, the potential right of the user-interested to the knowability and explainability of automated processes and, on the other hand, the impact of big data on representative democracy, starting from Crouch’s concept of post-democracy. Finally, a number of possible solutions are proposed in order to allow the use of big data that is respectful of current regulations and that can contribute positively to the evolution, and not the involution, of representative democracy.
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Sommario: 1. Premessa: l’emersione dei big data. Tentativo di definizione, formazione e tipi di analisi. – 2. L’utilizzo dei big data come punteggio di gradimento per un candidato e la c.d. targetizzazione. – 3. Big data e profilazione: un contrasto con l’art. 5 del GDPR? – 3.1. Il microtargeting e la profilazione psicometrica. – 4. Il diritto alla spiegabilità e alla conoscenza dei processi automatizzati. – 5. Dalla democrazia rappresentativa alla postdemocrazia. – 6. Riflessioni conclusive.