Il volume di Maria Esmeralda Bucalo “Autorità indipendenti e soft law-forme, contenuti, limiti e tutele” descrive in maniera chiara e completa la rilevante portata che stanno assumendo, sempre più nel nostro ordinamento, gli atti di soft-law delle Autorità amministrative indipendenti, tema che negli ultimi tempi ha suscitato un notevole interesse sia per gli addetti ai lavori, sia per gli interpreti. Nel lodevole intento di ricostruire i caratteri distintivi degli atti normativi delle Autorità indipendenti, l’Autrice ne premette una trattazione generale inquadrandoli come atti di soft-law richiamando, in tal modo, le teorie generali sulla soft law e il problema del loro inquadramento nel sistema delle fonti.
Il volume solleva diversi spunti di riflessione in ordine al rapporto tra la soft law e le Autorità Amministrative Indipendenti. È innegabile infatti, e ciò si evince distintamente dalla trattazione dell’Autrice, la rilevante portata che stanno assumendo nel nostro ordinamento gli atti di soft-law provenienti dalle Autorità amministrative indipendenti. La lettura del volume consente di cogliere, dall’analisi del potere normativo e paranormativo delle Autorità indipendenti, l’eterogeneità e l’atipicità degli strumenti di soft law individuabili in numerosi atti normativi quali, ad esempio, gli atti di moral suasion dell’AGCM, le linee guida ANAC, le istruzioni della Banca d’Italia, le comunicazioni della CONSOB, gli orientamenti interpretativi dell’ISVAP e della COVIP, le risposte ai quesiti del Garante per la Protezione dei dati personali.
Come già anticipato, quindi, questa attività normativa delle Autorità Amministrative indipendenti offre all’Autrice numerosi spunti per riflettere sull’inquadramento, più in generale, della soft law nel sistema delle fonti. La ratio della pubblicazione è mostrare il fluire del diritto sempre più verso nuovi centri di produzione giuridica diversi dallo Stato […]