REGNO UNITO: Giulia Caravale, Incremento del potere esecutivo e fragilità del Premier: il paradosso del Governo Johnson

Il rapporto The Constitution in Review First Report from the United Kingdom Constitution Monitoring Group, pubblicato il 7 settembre dall’United Kingdom Constitution Monitoring Group – un gruppo indipendente che, ogni sei mesi, presenterà un resoconto sull’evoluzione costituzionale del Regno Unito – ha criticato il Governo Johnson e il suo approccio alle riforme. Il rapporto ha espresso viva preoccupazione per i cambiamenti che l’Esecutivo sta apportando alla Costituzione Britannica, sia attraverso l’introduzione di nuove riforme, sia tramite il consolidamento di prassi che sembrano tutte andare nella direzione del rafforzamento del potere esecutivo. Come abbiamo avuto modo di evidenziare nelle precedenti Cronache costituzionali dall’estero, gli obiettivi politici del Premier Johnson sembrano convergere verso il potenziamento del Governo, e soprattutto del ruolo di Primo Ministro, la riduzione degli spazi di intervento del Parlamento e delle Corti e l’imposizione di un nuovo centralismo per arginare il processo centrifugo attivato dalla devolution. Molte sono state le riforme discusse o annunciate in questi ultimi mesi, come il Dissolution and Calling of Parliament bill, il Judicial Review and Courts Bill, la riforma dello Human Rights Act, il Subsidy Control bill, il Police, Crime Sentencing and Courts Bill, l’Elections Bill, il Nationality and Borders Bill, l’Online Safety Bill che appaiono assolutamente in linea con questi obiettivi.

Sotto il profilo del rafforzamento dell’Esecutivo, emblematiche risultano, poi, le conclusioni dei rapporti, entrambi pubblicati il 24 novembre, da due Comitati parlamentari dei Lords. Il Delegated Powers and Regulatory Reform Committee, nel report Democracy Denied? The Urgent Need to Rebalance Power Between Parliament and the Executive, ha criticato la “potentially serious threat to a cornerstone of our constitution — effective parliamentary scrutiny of legislation. Based upon Committee reports since its inception in 1992 and covering pre- and post-Brexit and the COVID-19 pandemic, we highlight a disturbing trend in the way in which bills are framed with the effect that they often limit or even avoid appropriate legislative scrutiny.

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