Il 2021 si chiude in Slovacchia in continuità con i mesi precedenti. Il sistema politico appare tuttora scosso dai contrasti interni alla coalizione di governo; i partiti che sostengono il Governo sono in difficoltà di fronte al consenso crescente per i due maggiori partiti di opposizione di segno populista: Smer e Hlas, guidati rispettivamente dagli ex Primi ministri Robert Fico e Peter Pellegrini. Tale difficoltà non è contrastata dai successi sul fronte della lotta alla corruzione promossa dal Governo in carica, che su questo fronte gode del pieno sostegno delle istituzioni europee, né dall’adozione di importanti riforme, tra tutte quelle del sistema sanitario e dell’università. Essa è al contrario acuita dal carattere controverso di tali riforme e dal loro potenziale impatto su alcuni diritti fondamentali e da vicende contingenti, come i problemi organizzativi lamentati in occasione della prima visita papale da diciotto anni.
Le difficoltà ora descritte appaiono ancor più significative nel contesto di recrudescenza pandemica che ha imposto il 25 novembre l’introduzione di un lockdown di due settimane, inizialmente limitato alle sole persone non vaccinate. Inoltre, l’agenda politica è dominata dalle modalità di attuazione del piano di ripresa. Sempre maggiori sono le preoccupazioni che il Governo in carica si dimostri incapace di realizzare quelle riforme rese necessarie dall’approvazione del Piano nazionale da parte della Commissione europea. Ciò metterebbe in discussione il trasferimento dei fondi e le possibilità di una ripresa a breve termine.
Nel quadro delle incipienti crisi economica e sociale, in presenza di un debito pubblico crescente, una prospettiva del genere risulta particolarmente problematica. Se nel secondo quadrimestre si è registrata una forte ripresa del PIL e della produzione industriale (pur non raggiungendo questa i livelli pre-pandemia), nel terzo quadrimestre le difficoltà di approvvigionamento dei componenti essenziali nei settori da cui la struttura economica slovacca è maggiormente dipendente ha rinnovato le difficoltà, mentre stagna un piano di trasformazione e modernizzazione industriale.
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