Signor Presidente della Corte Costituzionale, signori Presidenti Emeriti della Corte, carissimi amici Elia, cari Colleghi, cari Studenti che vedo numerosi in quest’aula (con uno schietto piacere per tutti noi vecchi professori), il lavoro da sbrigare stamane è molto e il tempo è ridotto. E’ la ragione per cui ci permettiamo di iniziare subito, sospendendo la seduta non appena il Magnifico Rettore sarà qui con noi. Come Presidente, ho il dovere di governare la sessione congressuale e di parlare il meno possibile. Consentitemi, tuttavia, di esprimere un triplice compiacimento.
Documentazione Convegno “La Sapienza del giovane Leopoldo Elia 1948-1962″: Paolo Grossi, Introduzione ai lavori
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