Tra gli eminenti giuristi presenti a “La Sapienza” negli anni del giovane Leopoldo Elia un posto di tutto rispetto spetta a Giacinto Bosco (1905-1997)) ed a Riccardo Monaco (1909-2000). I due internazionalisti, quasi coetanei e con una vita operosa che ha attraversato tutto il Novecento, nonostante la sostanziale differenza quanto agli incarichi extra-universitari svolti (politico-governativi quelli di Bosco e giudiziario-diplomatici quelli di Monaco), sono stati comunque accomunati dall’aver entrambi lavorato, in tempi diversi, nell’ambito del Ministero degli Affari esteri, dalla medesima fede europeistica, dall’aver fondato, nello stesso torno di tempo, riviste di studi europei e scuole di specializzazione e di alta formazione sull’integrazione europea e, soprattutto, dall’aver ricoperto, tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta del secolo scorso, quasi in continuità di mandato, le funzioni di giudice presso la Corte di giustizia delle Comunità europee.