Anche la Repubblica Italiana ha sofferto il Covid-19: sono state infettate le istituzioni e gli organi costituzionali» (p. 9), realizza Alfonso Celotto, descrivendo le enormi difficoltà affrontate dal Parlamento, dal Governo, dalle Regioni e dagli enti locali nella gestione iniziale della crisi e nel tentativo del suo superamento. Con queste parole si apre la prefazione del volume “La quarantena dei diritti. Come una pandemia può sospendere le nostre libertà” che si configura come un diario all’interno del quale l’Autore cattura, di giorno in giorno, le sue osservazioni in merito agli eventi susseguitisi a causa dell’inimmaginabile pandemia.
L’Autore, ripercorrendo le settimane di quarantena, ci offre la possibilità di analizzare i molteplici riflessi dell’emergenza sanitaria da un angolo visuale prezioso, quello di un giurista. Il volume si presenta infatti come un racconto in presa diretta, dal momento che Celotto ha raccolto trenta articoli, ciascuno dei quali costituisce un capitolo, che ha scritto dal 26 febbraio 2020 al 20 maggio 2020 con l’intento di riportare una testimonianza storica di questo periodo. Scorrendo le pagine del libro, si rivive la sensazione di incertezza che ha accompagnato le giornate di quarantena. Di pagina in pagina, come di giorno in giorno, si scoprono nuovi profili ed emergono nuove questioni legate alla gestione dell’emergenza in Italia. Tuttavia, come tiene a precisare l’Autore stesso, è difficile intercettare un filo di continuità che possa collegare gli eventi esaminati.
Tra le perplessità da giurista, le considerazioni da studioso e le paure da cittadino, emerge un interrogativo di fondo: si è operato un bilanciamento dei diritti nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza? Su questo delicato interrogativo si dispiega l’analisi delineata dall’Autore che evoca le problematiche e le molteplici implicazioni normative di questo momento storico senza precedenti.
Eleonora Iannario, Recensione a A. Celotto, La quarantena dei diritti. Come una pandemia può sospendere le nostre libertà, Roma, Historica-Giubilei Regnani, 2020, pp. 117
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