Abstract [It]: Il contributo analizza il tema dei senatori a vita di nomina presidenziale, destinati ad essere soppressi dal disegno di legge costituzionale sull’elezione diretta del premier. Tale tema, peraltro mai particolarmente approfondito dalla dottrina, viene esaminato alla luce dei molteplici tentativi di riforma, in concreto mai giunti a compimento, che hanno caratterizzato la controversa figura dei senatori a vita di nomina presidenziale. Nell’ottica di una pur minima differenziazione tra le due Camere, si auspica la conservazione del laticlavio, per non privare il Parlamento del contributo professionale, culturale, scientifico ed artistico dei senatori a vita, utile ad arricchire il dibattito parlamentare.
Abstract [En]: This work analyzes the issue of life senators appointed by the President of the Republic, bound to be abolished by the constitutional bill on the direct election of the Premier. The issue, never in depth analyzed in the doctrine, is examined considering the numerous efforts of reforms, attempts never completed, that have characterized the life senators appointed by the President of the Republic. To keep an even slight difference between the two Chambers, it is hopeful to save the laticlavius, to avoid vacating the Parliament of the professional, cultural, scientific and artistical contributions of life senators, that enrich the parliamentary debate.
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Sommario: 1. Introduzione. – 2. I senatori a vita nello Statuto albertino. – 3. I senatori di diritto e a vita di nomina presidenziale: dall’Assemblea Costituente alla riforma costituzionale n.1 del 2020. – 4. I precedenti tentativi di riforma. – 5. Il disegno di legge costituzionale Meloni-Casellati. – 6. Osservazioni conclusive.