Egidio Tosato, giurista e costituente illustre, professore di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Milano dal 1939, è chiamato nel 1962 a ricoprire la cattedra di Diritto costituzionale italiano e comparato e poi di Istituzioni di Diritto Pubblico nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma1. Nella Relazione redatta da Riccardo Monaco si sottolinea lo spessore della speculazione scientifica, lo scrupolo della ricerca, l’approfondimento dei problemi del diritto pubblico generale, la padronanza del diritto costituzionale e del diritto amministrativo, qualità bene espresse in tutte le sue opere e già negli scritti del periodo padovano. Infatti Tosato, laureatosi in Giurisprudenza nella Università di Padova, è stato allievo di Donato Donati, insigne Maestro, punto di riferimento per molti giuristi. Mi soffermerò brevemente su alcuni dei suoi primi lavori, sull’attività precostituente e costituente, nonché sugli studi del periodo repubblicano.
2. Periodo padovano
Nella prima monografia Le leggi di delegazione (Padova, 1931) -che come è stato scritto «costituisce ancor oggi un punto di riferimento costante per la dottrina costituzionalistica italiana »2 -Tosato si occupa di un problema cruciale degli anni ‘30, cioè del rafforzamento dell’Esecutivo in uno degli aspetti più preoccupanti: «il fenomeno di evasione della funzione legislativa dal potere legislativo verso il potere esecutivo»3. Come scrive nell’introduzione, la materia è stata “pensata” in termini rigorosamente giuridici e «nello svolgimento è stata bandita ogni considerazione di carattere politico»4. Tuttavia avverte che i risultati dell’indagine potranno essere utili per la valutazione politica dell’istituto, in quanto «Può darsi che una migliore informazione giuridica induca a talune rettificazioni nel campo della valutazione politica»5: il rapporto diritto-politica è ben delineato. Egli ribadisce con forza le ragioni dello Stato di diritto ed è a favore di una interpretazione restrittiva dell’istituto della delegazione legislativa contro le inclinazioni antiparlamentaristiche della cultura fascista. La necessità di rispettare il ruolo legislativo delle Camere, nella salvaguardia della separazione dei poteri, sarà ribadita anche in Assemblea Costituente. Si ricordi ad es. l’intervento in II Sottocommissione volto a inserire la locuzione “per tempo limitato” relativamente alla disciplina della delega legislativa6 e l’intervento in Assemblea contro i decreti-legge7. In altri scritti del periodo padovano – quali La Cittadinanza delle persone giuridiche (Padova, 1932) e I criteri per la determinazione della cittadinanza delle persone giuridiche (considerazioni preliminari (Padova, 1932) – si rinviene l’attenzione di Tosato alla partecipazione attiva dei cittadini e alle formazioni sociali che si riscontrerà anche negli interventi in Assemblea Costituente e nei lavori del periodo repubblicano. […]