Abstract[It]: All’indomani dell’approvazione della Costituzione repubblicana, la dottrina costituzionalistica italiana ha posto particolare attenzione allo studio dei rapporti tra governo e parlamento. La teoria dei controlli elaborata dalla dottrina amministrativistica ha trovato una propria autonoma applicazione anche nell’ambito del diritto costituzionale, ma le tesi che hanno cercato di ricondurre la sfiducia parlamentare ad un momento della funzione di controllo si sono dimostrate deboli. Al contrario, l’interruzione del rapporto fiduciario ha potuto essere ricostruito nell’ambito della più ampia funzione di garanzia costituzionale che è stata attribuita anche al parlamento grazie alla sua posizione centrale nell’ordinamento repubblicano.
Abstract[En]: In the aftermath of the approval of the Republican Constitution, Italian constitutional scholarship has given particular attention to the study of the relationship between government and parliament. The theory of controls elaborated by the administrative doctrine has also found its own independent application in the field of constitutional law, but the theses that have tried to trace parliamentary defiance to a moment of the function of control have been found to be weak. On the contrary, the interruption of the fiduciary relationship could be reconstructed within the broader function of constitutional guarantee that has also been attributed to parliament thanks to its central position in the republican system.
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SOMMARIO: 1. Premessa. 2. Fiducia, responsabilità e indirizzo politico. 3. La teoria dei controlli giuridici e la sua applicazione nell’ambito del diritto costituzionale: i controlli costituzionali. 4. L’estraneità della responsabilità politica del governo dalla struttura essenziale del concetto di controllo costituzionale. 5. Il controllo parlamentare e l’esigenza della responsabilità politica del governo come elementi distinti della garanzia costituzionale.