CANADA: Andrea Fiorentino, Chiara Spiniello, Il Canada tra emergenza di ordine pubblico, instabilità internazionale e rafforzamento della stabilità del Governo di minoranza

Nei mesi di gennaio e febbraio il Canada è stato scosso da un ampio movimento di protesta, il quale, sorto come reazione all’introduzione dell’obbligo vaccinale per i trasportatori in arrivo dagli Stati Uniti d’America, ha presto finito con il prendere di mira il complesso delle restrizioni introdotte dal Governo federale e dai vari esecutivi provinciali per contrastare la pandemia da COVID-19. Le manifestazioni organizzate dai camionisti canadesi – da questi battezzate “Freedom Convoy” – hanno ricevuto sostegno politico e anche finanziario dall’estrema destra interna, statunitense e del resto del mondo, e sono sfociate in occupazioni e blocchi illegali che hanno interessato il centro della città di Ottawa e alcune tra le principali arterie stradali (come ad esempio l’Ambassador Bridge, che collega Windsor con Detroit), causando non soltanto disagi, disordini e violenze, ma anche ingenti danni economici legati all’interruzione dei flussi commerciali. La protesta ha anche travalicato i confini canadesi, ispirando manifestazioni di simile impronta negli States, in vari paesi dell’Unione europea e in Australia.
La situazione ha assunto una gravità tale da indurre le autorità governative, rivelatesi incapaci di ripristinare l’ordine pubblico attraverso gli strumenti ordinari a loro disposizione, a instaurare differenti stati di emergenza (v. infra), prima ai livelli municipale (6 febbraio) e provinciale (11 febbraio), per iniziativa, rispettivamente, del sindaco liberale di Ottawa Jim Watson e del Premier conservatore dell’Ontario Doug Ford, e infine a livello federale (14 febbraio). La dichiarazione dell’emergenza di ordine pubblico da parte del Governo federale, adottata nella forma di una proclamation del Governor in Council, può definirsi di portata storica: si è infatti trattato del primo caso di invocazione dell’Emergencies Act (RSC, 1985, c. 22 (4th Supp.)) dalla sua entrata in vigore […]

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