Alla discrezionalità tecnica Errico Presutti ha dedicato una specifica attenzione. Si può dire anche che il suo contributo di diritto amministrativo più rilevante è su questo tema che, del resto, occupa uno spazio centrale del diritto amministrativo: riconduce al principio di legalità, ed investe il rapporto tra legge, amministrazione, cittadino e giudice. Si tratta all’evidenza di un concetto eminentemente relazionale: per decifrarlo occorre perciò guardare al tempo stesso ad altre categorie fondamentali, quali la discrezionalità, il merito, l’interpretazione, lo stesso concetto di potere nelle sue molteplici dimensioni, giuridica, politica, tecnica. Questione, dunque, anche e specialmente oggi, veramente cruciale, che anima da tempo un vivace dibattito. […]
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Sommario: 1. La discrezionalità tecnica, la «rivoluzione gianniniana» e il contributo di Presutti. – 2. Discrezionalità tecnica e discrezionalità pura. – 3. Dogmatismo e storicismo in Errico Presutti. La discrezionalità tecnica come categoria «a tempo». – 4. Dalla norma imprecisa alla discrezionalità. – 5. Le valutazioni riservate nella dottrina degli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. – 6. Dalla supremazia alla tecnificazione e alla desoggettivizzazione dell’amministrazione. – 7. Il carattere contingente e storico della insindacabilità delle valutazioni tecniche. La privatizzazione delle certezze pubbliche e la parabola degli atti ampliativi.