Ad infuocare il clima di questa già torrida estate, animando, non solo a livello scientifico ma anche sociale, non poche discussioni, i cui strascichi renderanno di certo altrettanto caldo quest’autunno, è stata, tra le altre, la scelta, squisitamente politica, di evitare, ad oggi, che la campagna vaccinale fosse oggetto di confronto parlamentare e si giungesse così a mettere ai voti una proposta ovvero un disegno di legge che, conformemente alle previsioni di cui all’art. 32 Cost., ne stabilisse la somministrazione in termini di obbligatorietà. A tale scelta si è piuttosto sostituita la decisione di provvedere in via d’urgenza alla specificazione delle sole categorie che, in ragione dell’attività svolta, necessitano dell’inoculazione del siero anti-Covid, nonché, da ultimo, all’introduzione di quella misura, di carattere prettamente politico, atta a consentire a quanti abbiano ricevuto anche solo la prima dose di vaccino di accedere ad una serie di locali (ristoranti, bar, pizzerie, ma anche mense aziendali, nella parte al chiuso), svolgere certe attività (per lo più di carattere ludico/sportivo), ed usufruire di taluni servizi (quale l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico a lunga percorrenza), che sono al contrario inibiti a quanti non vogliano vaccinarsi.
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SOMMARIO: 1. Il ricorso alla profilassi vaccinale anti-Covid tra “obbligo” e “raccomandazione”: una scelta politica pregna in ogni caso di conseguenze. – 2. Vaccinati per “obbligo” e vaccinati per “adesione volontaria” alla campagna di immunizzazione: un distinguo essenziale ai fini di una corretta impostazione dell’indagine. – 3. Obbligo vaccinale e responsabilità per danni: una declinazione al presente di una più risalente previsione, legislativa e giurisprudenziale, espressione di solidarietà sociale. – 4. L’adesione alla campagna vaccinale anti-Covid: un consenso davvero informato? –5. Vaccinazioni “obbligatorie” ovvero “raccomandate”: la progressiva assimilazione dei diversi trattamenti vaccinali nella giurisprudenza costituzionale in tema di tutela indennitaria per danni. – 6. Obbligare o persuadere? Considerazioni sui limiti e le modalità di esercizio della discrezionalità legislativa in materia.