Abstract[It]: Queste brevi note intendono essere un omaggio alla figura di studioso di Mario Galizia, proseguendo un percorso di ricerca da Lui avviato cinquant’anni orsono, con la pubblicazione del saggio che presentava al pubblico italiano la figura di Raymond Carré de Malberg (1861-1935). Laddove il saggio di Galizia presentava ampi stralci dell’opera teoretica principale dell’autore francese, dedicata alla teoria dello Stato, le note che seguono illustrano un saggio che il giurista alsaziano dedicava, nel 1925, alla allora imperante dottrina della delega legislativa. Tale dottrina informava in ugual misura le dottrine costituzionalistiche francese e tedesca per la spiegazione dei regolamenti “normativi” del governo. Carré ritiene inutile e superata la dottrina della delega, retaggio delle teorie di Montesquieu, che egli considera inadatte a spiegare la realtà dell’ordinamento all’inizio del XX secolo. Applicando una metodologia assai vicina al realismo giuridico (anziché al giuspositivismo, come già aveva notato Galizia nel 1971), Carré propone una lettura del dato normativo basato unicamente sulla realtà del sistema politico, ovvero, dell’ordinamento vigente, prefigurando un metodo interpretativo finalistico-sostanziale quale si sarebbe affermato negli anni immediatamente successivi con la dottrina della “costituzione materiale”.
Abstract[En]: This short text is intended as a tribute to Mario Galizia as a scholar in comparative law. It follows a path opened by Galizia exactly fifty years ago, when he published an essay introducing the main work of Raymond Carré de Malberg (1861-1935) to the Italian readers. Galizia’s essay illustrated broad excerpts of Carre’s main theoretical work, focused on Theory of Law. The following text illustrates the content of an essay written by Carré in 1925 on the theory of delegation of legislative power. The theory was widely followed at the time both in French and in German commentaries on the constitution, in order to explain the possibility for the government to issue regulations (or orders) having the same force of law. Carré considers the theory of delegation of legislative powers of no practical nor theoretical use: the theory is for him a legacy of Montesquieu’s doctrine on the separation of powers, which is completely unfit to explain the dynamics of legal order in early XX century State. Carré’s methodology is close to legal realism, although it was qualified as legal positivism (this was already observed by Galizia in his essay of 1971): he presents an interpretation of the norms based solely on the reality of the political system, the actual legal order. By this he anticipates a teleological interpretative methodology that would develop in the following years as the doctrine of “material constitution”.
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SOMMARIO: 1. Tra due epoche, tra due mondi. – 2. Lo studio comparato delle fonti: l’articolo sulla delega legislativa e il rapporto tra legge e ordinanza nella Costituzione di Weimar e nella III République. – 3. Dal progetto costituzionale all’ordinamento come sistema: il giuspositivismo di Carré come realismo giuridico