Divisa tra un prima e un dopo, tra la prospettiva di un anno decisivo per l’attuazione di un tassello rilevante del programma presidenziale, quello della riforma delle pensioni, alla vigilia di un test elettorale importante per la tenuta del partito del Presidente, LREM, quello delle elezioni municipali, e la necessità di fronteggiare una crisi sanitaria senza precedenti. La democrazia francese si è trovata improvvisamente divisa tra diversi imperativi, “in guerra” in un momento particolarmente delicato per il quinquennato di Macron. Una guerra che ha, sì, indotto il Presidente a richiamare all’unità tutta la Nazione, dopo un primo periodo di disorientamento, per sconfiggere un nemico invisibile e più temibile di un esercito – con la messa in campo di numerose misure di contenimento dell’epidemia e la volontà di agire nella più ampia trasparenza – ma che ha messo a nudo tutte le fragilità (e le contraddizioni) di una democrazia da tempo attraversata da tensioni sociali, che sembravano destinate ad acuirsi a causa dell’impatto della crisi sanitaria sull’economia, sulla società e sui rapporti tra pubblici poteri.
Numerosi gli aspetti emersi in ordine ai quali è possibile valutare il tipo di reazione dell’ordinamento francese alla crisi sanitaria. Rilevanti, sul piano istituzionale, i profili giuridici dell’emergenza con particolare riferimento agli strumenti normativi utilizzati e al rapporto tra Esecutivo e Legislativo, al rapporto tra le fonti del diritto, al rapporto tra scienza e politica, all’impatto sulle libertà fondamentali, e ultimo, ma non meno importante, sul sistema politico nel suo complesso. Innanzitutto, una particolare attenzione merita sul piano istituzionale l’adozione di uno speciale stato di emergenza sanitaria, non già esistente nel diritto francese. Occorre infatti rilevare che l’ordinamento francese fedele allo spirito che da sempre domina le scelte dei governanti nella V Repubblica, ha anche questa volta reagito innovando con l’intento di rispondere ad una emergenza inedita con un nuovo dispositivo ad essa dedicato. […]