Al termine di una lunga tornata elettorale iniziata ad aprile con il primo turno delle elezioni presidenziali e conclusasi il 18 giugno con il secondo turno delle elezioni legislative, i francesi hanno dato al nuovo Presidente eletto il 7 maggio una solida maggioranza parlamentare grazie alla quale Macron potrà ben sperare nei prossimi 5 anni di portare avanti, senza troppe scosse, il programma per il quale è stato scelto. L’inizio della XV legislatura sembra aver quindi fugato qualsiasi dubbio sulla tenuta delle istituzioni francesi e sulle incognite relative all’evoluzione della sua forma di governo, facendo cadere i numerosi interrogativi sorti intorno agli incerti scenari istituzionali che sembravano prospettarsi a cavallo tra elezioni presidenziali e legislative.
A conclusione di quella che è stata definita la “primavera elettorale” francese gli assetti istituzionali della Quinta Repubblica hanno dimostrato, una volta di più, la loro solidità a fronte della repentina destrutturazione del tradizionale sistema dei partiti e alla sua ristrutturazione intorno a nuovi soggetti politici come il movimento En Marche!. Il Presidente della Repubblica Macron può ben dirsi forte della vittoria alle elezioni presidenziali vinte come candidato indipendente presentatosi davanti agli elettori con una proposta nuova. Egli può, altresì, dirsi ben forte della straordinaria vittoria alle elezioni legislative del movimento LREM (La République en Marche), così come della larghissima […]