La fondazione “Paolo Galizia-Storia e Libertà” ha ricevuto recentemente dai familiari del prof. Vincenzo Zangara(1902-1984), emerito di Diritto costituzionale italiano e comparato della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma -”La Sapienza”, l’archivio comprendente i documenti della sua vicenda accademica e politica . Si tratta di un corpo documentario interessante, con lettere di esponenti accademici e politici, che sono stati analizzati anche nel corso del Convegno che si è tenuto il 29 novembre 2018 alla Sapienza sul tema Dal partito Stato allo Stato dei partiti: e dopo?, con la partecipazione di giuspubblicisti, storici del diritto e scienziati della politica. All’interno di questo parco documentale- che comprende materiale sia del periodo fascista, sia del periodo costituzionale transitorio e provvisorio, sia-infine- di quello repubblicano- viene pubblicato qui di seguito e in anteprima il parere di Oreste Ranelletti sulla questione del trasferimento di Vincenzo Zangara, rilasciato nel novembre 1950 nel corso del caso relativo alla sua “duplice epurazione”. Questi–docente prima nella Regia Facoltà fascista di Scienze politiche di Perugia e poi in quella di Giurisprudenza di Catania(dove-già incaricato di Diritto costituzionale- fu chiamato come straordinario dopo la vittoria del concorso di Camerino)—fu -dopo il trasferimento nel dicembre 1937 presso la Facoltà di Scienze politiche di Roma(cattedra di diritto pubblico comparato)- prima espulso dal Pnf , di cui era stato vicesegretario nazionale dal 1936 al 1939, e poi trasferito d’autorità dalla sede romana a quella di Modena(1940).
Dopo la Liberazione di Roma, lo Zangara, che aspirava a ritornare nella sede romana, fu sottoposto a procedimento di epurazione(1944),con una vicenda che si concluderà prima con il rientro alla sede di Catania nel 1956, poi con la nuova chiamata nella Facoltà di Scienze politiche dell’Ateneo romano(1971).
La consulenza di Oreste Raneletti, (1868-1956) , allievo di Vittorio Scialoja(1856-1933) e illustre amministrativista, viene espressa il 21 novembre 1950 dopo la pubblicizzazione del caso a palazzo Madama da parte del senatore Raffaele Ciasca (1888-1975) in collegamento con il collega Carmelo Caristia (1881-1969) . Essa fornisce, da un lato, la possibilità ai cultori del Diritto pubblico comparato di analizzare alcuni aspetti delle proprie radici disciplinari, dall’altro anche di approfondire temi ancora attuali relativi alla didattica ed alla ricerca relativi al posizionamento del diritto pubblico comparato rispetto al diritto costituzionale. […]
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Sommario: 1.Premessa – 2. Le origini e lo sviluppo delle discipline giuscomparatistiche in Italia – 3. Gli statuti della Regia Facoltà fascista di Scienze politiche di Perugia – 4. La normativa universitaria e il trasferimento di Zangara a Roma – 5. Le interrogazioni parlamentari di Ciasca e Caristia e il parere di Ranelletti- 6. Le conseguenze – 7. Conclusioni