L’eccentricità del partito Alternativa per la Germania (AfD) rispetto alla tavola di valori condivisi da tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento solleva diversi punti di domanda. Il primo, dal quale non si può prescindere, attiene alle irrisolte contraddizioni insite nel pervasivo modello di democrazia protetta incardinato nella Legge Fondamentale tedesca. Il secondo riguarda i suoi limiti, e forse basta ricordare come il Partito Nazionale di Germania (NPD) nel 2003 e nel 2017 abbia di fatto superato indenne il sindacato di costituzionalità ai sensi dell’art. 21 LF, così che per sanzionare il partito è stato necessario modificare la Legge Fondamentale, introducendo il nuovo istituto della esclusione dal finanziamento pubblico per i partiti quasi anti-sistema (art. 21, comma 3 LF). Il terzo, oggi più che mai attuale, concerne l’interpretazione e la prassi del diritto parlamentare quale strumento atto a realizzare non già la moderazione e l’integrazione, bensì l’esclusione di una forza politica, quale Alternativa per la Germania (AfD) che si richiama ad un orizzonte ideologico e programmatico non apertamente sovversivo, ma comunque incommensurabile rispetto ai valori costituzionali della dignità dell’uomo, del pluralismo culturale e dell’integrazione europea largamente condivisi da tutte le altre forze parlamentari.
La legislatura in corso risulta infatti caratterizzata da ripetute forzature interpretative e procedurali da parte della maggioranza e degli altri partiti all’opposizione atte a limitare la partecipazione del gruppo AfD all’organizzazione e alle iniziative dell’Assemblea. Basterebbe ricordare, a quattro anni dall’avvio della legislatura, la “deroga” al § 2, comma 2, del regolamento del Bundestag, che stabilisce che “ogni frazione” debba essere “rappresentata in seno alla Presidenza almeno da un vice-Presidente” [v. A .Zei, La sfida del partito “Alternativa per la Germania” e le contraddizioni di un parlamento “che si difende dalle forze politiche antisistema, in questa Rivista, n. 3/2019]. Il regolamento stabilisce che a tal fine si debba procedere con una elezione a maggioranza assoluta, ovvero a maggioranza semplice a partire dal terzo scrutinio, […]