Una leggera foschia, una nota stonata, un anello che non tiene sembra aduggiare il più sacro dei rituali democratici che si è compiuto in Germania con le elezioni del 26 settembre: l’obiettivo di una riduzione del numero dei deputati non è stato raggiunto; la legittimità della legge elettorale è attualmente al vaglio del Tribunale costituzionale federale; un massiccio ricorso al voto postale – la cui dimensione non è ancora dato sapere – ha disteso nel tempo e nello spazio l’atto del voto; nessuno dei partiti può dirsi vincitore; le regole convenzionali cui si informa tradizionalmente la formazione del governo sono in forse …
Il Bundestag eletto il 26 settembre sarà formato da 735 deputati, 26 in più rispetto alla precedente legislatura. L’obiettivo di approvare una riforma della legge elettorale atta a ridimensionare l’Assemblea mantenendo sostanzialmente invariata la formula proporzionale e il tipo di scelta finora utilizzati non è stato raggiunto, nonostante se ne discutesse da anni.
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